In tema di nuovo contributo del 4 % a carico degli specialisti che esercitano la libera professione in strutture private accreditate con il Servizio sanitario nazionale (SSN), ENPAM ha reso noto tempi e modi per applicare, per chi lo desidera, il tetto al suddetto contributo.

Il contributo del 4% si aggiunge a quello del 2% già versato dalla struttura presso cui il medico esercita ed è stato introdotto dall’Ente per garantire l’equilibrio della gestione e migliorare l’adeguatezza delle future pensioni. Entrambe i contributi si calcolano sul fatturato della struttura privata derivante dal totale delle prestazioni specialistiche rese in convenzione SSN. Per tutelare soprattutto i redditi più bassi è stato introdotto un tetto, facoltativo, per garantire che la contribuzione in oggetto non superi il 10% del compenso del professionista ricevuto dalla struttura (o il 5% nel caso dei pensionati).

La richiesta deve essere fatta telematicamente dall’interessato personalmente entrando nell’area riservata del sito ENPAM (accreditandosi tramite SPID), oppure incaricando un delegato (commercialista, consulente del lavoro, altra persona di fiducia) entro il 20 novembre. La scelta verrà acquisita dai sistemi informatici dell’ENPAM e verrà resa nota alle strutture accreditate attraverso l’area riservata a loro dedicata.

Sciolta anche la riserva su chi dovrà fare il versamento (se il professionista o la struttura): sarà compito della struttura accreditata con il SSN procedere, entro il 20 dicembre, al versamento dell’importo del contributo previdenziale per il 2023 per conto del professionista.