I nuclei familiari con figli che hanno già presentato negli scorsi anni una domanda per l’Assegno Unico e Universale (AUU), accolta e in corso di validità, non dovranno trasmetterla nuovamente nel 2024.
A decorrere dal 1° marzo 2023, infatti l’assegno viene erogato d’ufficio in applicazione del principio di semplificazione. Rimane tuttavia l’onere per gli utenti di comunicare a INPS le eventuali variazioni intercorse e aggiornare l’ISEE, se inferiore alla soglia massima (quest’anno pari a 45.574,96 euro) oltre la quale spetta comunque l’assegno minimo, anche senza presenza di attestazione ISEE.
Per ISEE inferiori alla suddetta soglia, l’assegno viene commisurato in base alla situazione economica del nucleo familiare.
Nuove soglie ISEE e importi 2024
Ogni anno INPS aggiorna importi e soglie sulla base dell’indice del costo della vita comunicato dall’ISTAT. Nel 2024:
• il limite ISEE entro cui si ha diritto ad assegno massimo è di 17.090,61 euro (e l’assegno massimo è pari a 199,40 euro per figlio minorenne; a 96,90 euro se maggiorenne);
• la soglia ISEE sopra la quale spetta l’importo minimo è di 45.574,96 euro (con assegno minimo pari a 57 euro per figlio minorenne; a 28,50 euro se maggiorenne).
Nell’intervallo tra le due soglie sono rivisti tutti gli importi in base all’indice ISTAT. Qui il link alla tabella completa.
Alla base tabellare si aggiungono ulteriori maggiorazioni: per ogni figlio successivo al secondo, per famiglie numerose, per figli con disabilità (in base all’età e al grado di disabilità), per madri di età inferiore ai 21 anni, per nuclei familiari con 2 percettori di reddito.
Dal 2023 è previsto inoltre un incremento del 50% degli importi per nuclei familiari con figli di età inferiore a un anno e per nuclei familiari con figli di età compresa tra 1 e 3 anni, con ISEE fino a 45.574,96 euro, a condizione che nel nucleo familiare siano presenti almeno tre figli.
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