Dopo diversi slittamenti, è stata finalmente recepita nel decreto milleproroghe (DL 215/2023), nel penultimo giorno del 2023, la proroga a tutto il 2024 del divieto di fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie rese a persone fisiche (B2C),
L’attesissima proroga, dovuta ad ostacoli non risolti legati alla privacy, costituisce di fatto l’unica eccezione alla fatturazione elettronica generalizzata per tutti i soggetti, in vigore proprio dal 1.1.2024.
Il divieto vige indipendentemente dal fatto che il soggetto emittente sia o meno obbligato a inviare i dati al Sistema TS. Per tali operazioni la fattura è emessa in formato analogico (= cartaceo o informatizzato ma senza invio allo SDI). L’esclusione vale per tutti gli operatori economici, a prescindere dalla forma giuridica o dal regime fiscale adottato.
Il divieto di fattura elettronica è da intendersi anche per le cosiddette fatture “miste” (ovvero contenenti prestazioni sanitarie e non).
Nel caso particolare in cui la fattura per una prestazione sanitaria sia emessa in formato elettronico mediante SDI perché intestata ad un soggetto (economico) diverso dal paziente (es. assicurazione, società di welfare, ecc…) che si fa carico del pagamento, ai fini del rispetto della normativa sulla privacy, il nominativo del paziente non va indicato nel documento.
Medici, odontoiatri ed operatori delle professioni sanitarie seguiranno pertanto, anche per l’anno corrente, i due binari:
- fatture analogiche (cartacee o informatizzate senza invio allo SDI) per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche;
- fatture elettroniche via SDI per le prestazioni sanitarie verso soggetti diversi dalle persone fisiche.