Le strutture che operano in regime di accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale (SSN), dovranno versare i contributi previdenziali per i medici e gli odontoiatri esterni che partecipano alla produzione del fatturato (che non operano in rapporto di dipendenza con la struttura stessa). L’obbligo investe tutte le società professionali mediche e odontoiatriche, in qualunque forma costituite, e le società di capitali.
Il contributo a carico delle strutture è pari al 2% del fatturato relativo alle prestazioni specialistiche rese in regime di convenzione nei confronti del SSN nel 2022. L’adempimento, che va fatto entro il 31 marzo 2023 direttamente nel sito dell’ENPAM, si articola in due fasi concomitanti: 1️⃣dichiarazione del fatturato e dei medici coinvolti e 2️⃣ versamento. L’Ente mette a disposizione qui tutti le informazioni necessarie per il versamento.
I versamenti effettuati dalle società confluiscono nel Fondo di previdenza a favore degli specialisti esterni iscritti ENPAM, e vanno pertanto ad alimentare il montante contributivo individuale dei medici e degli odontoiatri che hanno partecipato alle attività di produzione del fatturato (di cui infatti le società devono indicare i nominativi).
La struttura che ha più sedi operative con codici ENPAM distinti dovrà fare una dichiarazione specifica per ogni sede territoriale.