Con la circolare n.33 del 4 febbraio 2025, l’INPS ha aggiornato gli importi e le soglie di riferimento dell’Assegno unico e universale per l’anno 2025.

Ha altresì confermato la validità delle domande in stato “accolta” presentate negli anni precedenti, pertanto, in questi casi i nuclei familiari con figli a carico che intendano usufruire dell’AUU anche per il 2025, non dovranno presentare una nuova domanda. Rimane tuttavia l’onere per gli utenti di comunicare a INPS le eventuali variazioni intercorse e aggiornare l’ISEE, se inferiore a 45.939,56 euro.

Le variazioni (nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni IBAN, maggiore età dei figli, ecc.) vanno comunicate tempestivamente, in qualsiasi momento dell’anno, integrando la domanda già trasmessa.

Per la quantificazione dell’assegno unico oltre la misura minima, permane l’obbligo di rinnovare il calcolo dell’ISEE. Senza il rinnovo, l’assegno unico sarà erogato dal mese di marzo con l’importo minimo. Per il calcolo dell’indicatore economico basta rivolgersi preventivamente ad un CAF o ad un patronato o in alternativa provvedere in autonomia usufruendo del servizio on line ISEE PRECOMPILATO o nell’App INPS Mobile (quest’ultima da poco aggiornata con nuove funzionalità).

Per il 2025, sulla scorta dell’indice ISTAT, tutti gli importi sono stati rivisti in lieve rialzo rispetto all’anno 2024 (+0.8%):
• il limite ISEE entro cui si ha diritto ad assegno massimo è di 17.227,33 euro (e l’assegno massimo è pari a 201,00 euro per figlio minorenne; a 97,70 euro per figlio maggiorenne ma di età inferiore a 21 anni);
• la soglia ISEE sopra la quale spetta l’importo minimo è di 45.939,56 euro (con assegno minimo pari a 57,50 euro per figlio minorenne; a 28,70 euro per figlio maggiorenne ma di età inferiore a 21 anni ).

Nell’intervallo tra le due soglie sono rivisti tutti gli importi in base al suddetto indice. Alla base tabellare si aggiungono ulteriori maggiorazioni per 1) ogni figlio successivo al secondo; 2) famiglie numerose; 3) figli con disabilità, in base all’età e al grado di disabilità; 4) madri di età inferiore ai 21 anni; 5) nuclei familiari con 2 percettori di reddito.

E’ previsto inoltre un incremento del 50% degli importi per nuclei familiari con figli di età inferiore a un anno e per nuclei familiari con figli di età compresa tra 1 e 3 anni, con ISEE fino a 45.939,56 euro, a condizione che nel nucleo siano presenti almeno tre figli. Alle famiglie con almeno quattro figli spetta un aumento fisso di 150 euro al mese.

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