A pochissimi giorni utili dalla scadenza del 2 dicembre p.v., il Ministero dell’Economia e delle finanze ha reso noto ieri sera in un comunicato stampa che il Parlamento ha approvato un emendamento che rinvia al 16 gennaio 2025 il termine per il pagamento della seconda rata degli acconti d’imposta relativi al 2024 da parte delle persone fisiche titolari di partita IVA che, nel 2023, dichiarano ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.

La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi INAIL.

I soggetti interessati potranno effettuare il versamento del secondo acconto in unica soluzione (il 16 gennaio 2025) oppure in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025, maggiorate di un tasso di interesse ancora da definire. Sempreché, vista la data last minute della proroga, i contribuenti, o gli intermediari incaricati, non abbiano già dato mandato alla banca di pagare la relativa delega F24.

E’ bene sapere che, dal punto di vista formale,  l’emendamento che dispone lo slittamento è inserito nell’iter di conversione in legge del DL n. 155/2024 (c.d. DL “fiscale” collegato alla legge di bilancio 2025), che si concluderà entro il 18 dicembre p.v., comunque dopo la scadenza oggetto di proroga! Fino a quella data, dunque, sentiremo ancora parlare di questa disposizione, quanto meno per talune specifiche che al momento non sono state definite.