All’avvio del secondo anno di applicazione dell’assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, le famiglie che ne hanno fatto richiesta si sono già trovati importi maggiorati nei bonifici dell’INPS.
Nel 2023 infatti, per effetto della rivalutazione dovuta all’inflazione, gli assegni per i figli sono tutti aumentati dell’8,1% rispetto al 2022. Quindi, per esempio, l’importo minimo per le famiglie che hanno fatto richiesta di AUU ma non hanno presentato l’ISEE è passato da 50 a 54,10 euro per ciascun figlio e così via per tutti gli importi scaglionati fino al massimo previsto.
Quello che non tutti sanno è che sono cambiate anche le soglie ISEE di riferimento, con lo stesso fattore moltiplicativo dell’8,1%. Perciò alcune famiglie che piu’ o meno hanno lo stesso ISEE dell’anno scorso, hanno visto aumentare il proprio assegno non solo per effetto della rivalutazione ma anche per il passaggio di scaglione.
In pratica a partire dal 2023:
• il limite ISEE entro cui si ha diritto ad assegno massimo passa da 15.000 a 16.215 euro (e l’assegno massimo passa da 175 a 189,20 euro per figlio minorenne -e da 85 a 91,90 euro se maggiorenne-);
• la soglia ISEE sopra la quale spetta l’importo minimo passa da 40.000 a 43.240 euro (con assegno minimo che passa da 50 a 54,10 euro per figlio minorenne -e da 25 a 27 euro se maggiorenne-).
Nell’intervallo tra le due soglie sono stati rivisti tutti gli scaglioni con la stessa ottica.
Alla base tabellare inoltre, ma questo valeva anche lo scorso anno, si aggiungono ulteriori maggiorazioni per 1) ogni figlio successivo al secondo; 2) famiglie numerose; 3) figli con disabilità; 4) madri di età inferiore ai 21 anni; 5) nuclei familiari con 2 percettori di reddito. Clicca qui per la tabella completa dell’INPS.
Una maggiorazione temporanea è prevista per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro. Infine, per effetto della Legge di Bilancio 2023 a partire dal mese di febbraio è stato introdotto un aumento per determinati nuclei familiari numerosi (con quattro o più figli) o per i figli a carico di età inferiore ad 1 anno (in questo caso vi è una maggiorazione del 50% della quota base).